Si svolgerà nel tempo pomeridiano del semiconvitto sotto la guida di due educatori laureati in Scienze Agrarie.

Nel corso dell’anno scolastico 2014-2015, anche grazie a finanziamenti al progetto “l’orto a tavola dall’orto al piatto” da parte dell’ASSAM, è stato possibile realizzare il primo orto scolastico in un’area verde precedentemente occupata dal cantiere di ristrutturazione della scuola. Lo scorso anno gli sforzi sono stati rivolti principalmente alla rimessa a coltura dell’area verde, restituita dopo 15 anni di cantiere edile, all’educazione alimentare e al coinvolgimento della mensa interna nella preparazione e somministrazione dei prodotti dell’orto.

Per il corrente anno scolastico si vuole concentrare l’attenzione sul tema della diversità. I dati statistici riportano che nelle classi elementari il 37% degli studenti ha cittadinanza estera e entrambi i genitori stranieri mentre del restante 63% diversi, pur essendo cittadini italiani, hanno uno od entrambi i genitori stranieri.

La proposta progettuale è quella di realizzare gli orti dei diversi continenti sia con piante ormai perfettamente adattate e di largo consumo anche in Italia, sia con piante scarsamente diffuse in Italia ma adatte ad una coltivazione primaverile-estiva. Come lo scorso anno scolastico, in occasione della festa di fine anno tutte le famiglie saranno invitate a scuola per visitare l’orto e riceveranno in omaggio una piantina coltivata dagli studenti; si auspica anche un loro coinvolgimento diretto nell’orto, soprattutto di quelle straniere.

L’orto già lo scorso anno è stato suddiviso in 5 aiuole da 10 mq cadauna (dimensione 10 x 1) intervallate da camminamenti della stessa dimensione, al fine di permettere di eseguire quasi tutte le operazioni dai camminamenti. L’orto è delimitato da una siepe di allori e da bordure di piante aromatiche.

Il laboratorio sarà l’orto stesso nel quale gli studenti effettueranno tutte le operazioni successive alla vangatura e dal quale potranno trarre spunto per collegamenti didattici alle scienze, alla storia e alla geografia (le esplorazioni, gli scambi commerciali e le migrazioni dei popoli hanno portato in Italia e continuano a portare nuove piante). Solo nei mesi invernali parte dell’attività verrà realizzata in classe con la semina in vasetto delle colture primaverili quali melanzana, cetriolo, pomodoro e zucca a fiasco da trasferire successivamente a pieno campo.

Oltre agli aspetti prettamente nozionistici, le operazioni colturali preparazione del terreno, semina, pulizia dalle infestanti, irrigazione e raccolta serviranno a sviluppare la manualità di bambini sempre più impigriti e resi impacciati dall’elettronica.

Ogni volta che se ne presenterà l’occasione l’orto potrà essere uno spunto per l’osservazione della biodiversità vegetale (diverse varietà tra cui vecchie varietà il cui materiale di propagazione sarà fornito dall’ASSAM), del ciclo di vita delle piante coltivate, delle loro esigenze (acqua, luce, nutrimento) e per l’osservazione degli insetti, del loro ciclo di vita, delle loro abitudini alimentari (insetti buoni ed insetti cattivi) introducendo i concetti basilari dell’agricoltura biologica.

Le professionalità impiegate saranno le seguenti: due docenti interni laureati in scienze agrarie ed una esperta esterna dell’Università di Camerino la Dottoressa Roberta Tacchi. È infatti prevista una visita all’orto botanico dell’Università di Camerino ed in particolare alla serra tropicale dove gli studenti potranno osservare, toccare con mano ed annusare le piante tropicali coltivate in Africa, Asia e centro-sud America guidati nel percorso sensoriale dalla Dottoressa Tacchi. Potranno essere coinvolti, come avvenuto lo scorso anno, nutrizionisti del Movimento Italiano Genitori.

Inoltre i prodotti ottenuti dalla coltivazione biologica dell’orto scolastico, come lo scorso anno, saranno conferiti in mensa e consumati dalle stesse classi che li hanno coltivati (un vero esempio di KM 0).